Nuova Delhi

Nuova Delhi Mahatma Gandhi

Primo giorno

Si parte per il viaggio in India, destinazione Rajasthan.

Questa volta ci siamo concessi la business e la differenza, tra la poltrona che diventa un letto e l’attenzione costante degli stewards, si vede tutta.

Arriviamo a Delhi alle 3 di notte, ma in albergo quasi alle 5, dove troviamo la sgradita sorpresa dell’assenza del Wi-Fi, che per un albergo 4 stelle ha dell’incredibile.

Breve sonnellino e poi di nuovo in piedi perché alle 10 c’è l’appuntamento con la guida.

Scimmia
Scimmia

Iniziamo la nostra visita a Nuova Delhi, città con 18 milioni di abitanti, che è la fusione di 7 antiche città messe insieme. Non la più popolosa, comunque, che rimane Calcutta con 24 milioni di abitanti. Numeri davvero impressionanti, ma proporzionati a una nazione che conta una popolazione di un miliardo e mezzo.

La città è un delirio di traffico e clacson incessanti, ricorda molto il Vietnam, sarà una prerogativa delle nazioni asiatiche, suonare a prescindere, senza un reale motivo.

Per noi comunque è insopportabile!

 

La prima tappa è al Forte Rosso, possente costruzione in architettura moghul del XVII secolo, per poi proseguire verso il Raj Ghat, dove all’interno di un parco c’è una semplice lastra di marmo nera con delle ghirlande di fiori posate sopra, nel luogo in cui fu cremato il Mahatma Gandhi, con incise le sue ultime parole quando venne assassinato 1948, Hai Ram, Oh Dio.

 

Proseguiamo il giro nella vecchia Delhi visitando la moschea Java Masjid, la più grande dell’India, con una capienza di 25000 persone, anche se all’esterno e nell’enorme spazio antistante.

Non si paga un biglietto d’ingresso ma se si vogliono portare dispositivi come macchine fotografiche o cellulari, ognuno costa 300 rupie, quasi 4€.

Si entra togliendosi le scarpe e se non si è vestiti adeguatamente, cioè coperti braccia e gambe, si viene avvolti in parei colorati che purtroppo non vedono l’acqua da molto molto tempo.

In questo periodo dell’anno può significare essere coperti con teli bagnati dal sudore dell’avventore precedente, e non è gradevole!

 

Quindi, sappiatelo e organizzatevi.

 

Nel passaggio verso la città nuova, visitiamo il mercato Chandni Chowk, dove oggi e per tre giorni si tiene la fiera delle capre, ce ne sono di ogni razza , colore e misura, mai viste tante tutte insieme!

Dopo il pranzo, ci spostiamo verso New Delhi, andando a visitare il Mausoleo di Humayun, immerso in un grande parco, che ricorda un po’ il Taj Mahal, ma costruito 60 anni prima, sempre nel XVI secolo, in stile persiano e architettura moghul, con marmi bianchi e arenaria rossa, a pianta perfettamente quadrata.

Ultima tappa del giro, il complesso del Minareto di Qutub, chiamato anche la torre di Pisa, perché in effetti pende un po’.

Costruito con la tecnica ad incastro, le pietre sono assemblate senza utilizzare la malta, ha quattro terrazze intermedie ed è il più alto minareto in pietra arenaria presente in India.

Nel vasto complesso, c’è anche una piazza con un colonnato edificato dai musulmani, che invasero la regione nel XII secolo e che utilizzarono 85 colonne e tutti i materiali dei templi indù distrutti, cancellando però ogni effige della religione induista.

Il primo giorno si conclude con un’ottima cena in hotel e il meritato riposo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto