Isola Gran Canaria – entroterra

Tenerife - Teide

16 Dicembre 2017

Questa giornata sarà dedicata alla scoperta dell’entroterra dell’isola, zona montuosa di rara bellezza, con canyon, laghi e picchi alti fino a 1800 m.

Partiamo da Las Palmas verso est per salire passando per Arucas, Teror, Valleseco, su una strada che si inerpica con tornanti serrati.

Si passa dal mare alla montagna in pochi chilometri, e si sente!

Il tempo peggiora rapidamente, stiamo entrando nelle nuvole e quasi non c’è più visibilità, la temperatura scende a 9°, l’atmosfera è surreale. Incontriamo più di un ciclista intrepido che spinge sui pedali su pendenze pazzesche, sono puntini colorati che appaiono all’improvviso dalla nebbia, molto pericoloso!

Arrivati al bivio per Pico de Las Nieves, le nuvole per magia si diradano e riappare il sole col cielo azzurro. Si lascia la macchina nel piccolo parcheggio proprio di fronte al sentiero e si parte a piedi.

Sarebbe stato utile avere le scarpe da trekking, perché il terreno è sconnesso e anche impervio, lungo la salita ci sono grandi sassi e radici, il che la rende abbastanza impegnativa. Il percorso attraversa alberi e aperture su panorami mozzafiato.

Si comincia a scorgere in cima la famosa vetta che, dopo un ultimo strappo di ripida salita, finalmente appare in tutto il suo splendore…

lascia senza parole.

Una radura e in fondo il Roque Nublo illuminato dal sole che si staglia nel cielo blu. Magnifico! Dietro di lui, la vallata dove si individua un canyon, sicuramente bellissimo da vedere da vicino. In lontananza il mare e poi all’orizzonte Tenerife, con il monte Teide, con i suoi 3800 m. il più alto di Spagna, solo che si trova su un’isola.

Un panorama spettacolare, che vale tutta la fatica di una quindicina di minuti di salita, che ho fatto a passo svelto cadenzando il respiro, altrimenti sarebbe risultato ancor più stancante.

La discesa ovviamente è meno faticosa ma altrettanto impegnativa perché piuttosto ripida, soprattutto se non si hanno le scarpe con il carrarmato può risultare pericolosa.

IsolaL’altra tappa è distante pochi chilometri, si passa per aree attrezzate per il picnic, con tavoli e barbecue, e intere zone, molto estese, di alberi arsi da un vastissimo incendio che ha consumato intere colline, uno spettacolo molto triste.

Arriviamo al punto più alto dell’isola, il Pico de la Nieves, con il belvedere a 360°, da dove si vede tutta l’isola.

A sud Masapalomas con la bella spiaggia e le dune del deserto alle sue spalle, ad ovest Tenerife, con le nuvole a fare da corollario al monte Teide di cui si vede nitidissima la cima e a nord la capitale Las Palmas, con le immancabili nuvole sulla testa.

Qui c’è anche un importante osservatorio astronomico, a volte aperto al pubblico. Cominciamo la discesa e decidiamo di cambiare strada rispetto all’andata, verso ovest è tutto sereno e allora scendiamo con davanti a noi l’immagine del  Telde, meglio non rischiare.

La strada è più larga e agevole, e in breve arriviamo alla GC1, nei pressi dell’aeroporto. Venti minuti di autopista e alle 15,30 siamo in città, in orario per il pranzo,

con i tempi spagnoli ovviamente!

Altra passeggiata pomeridiana per le vie di Triana con le luminarie di Natale e poi rientrando a casa, ci siamo fermati a cena in un ristorantino indiano.

……Domani si torna a Roma.

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