Nea Kameni

Isola
12/08/2018
Sveglia alle 8:00 e alle 8:15, come da noi richiesto, arriva la colazione puntualissima!!
Alle 9:30, dopo il consueto bagno nella jacuzzi, siamo in macchina per andare a Fira e raggiungere a piedi il vecchio porto dove abbiamo l’appuntamento con un vecchio veliero (a motore) e partecipare all’escursione alle isole.Dal centro di Fira la strada per il vecchio porto è, ancora una volta, una lunghissima scalinata in discesa, con i soliti gradini scomodi lunghi e bassi. 

E’ presto e lungo la discesa incontriamo poche persone e molti asinelli che seguono il fischio dei proprietari e camminano in fila uno dietro l’altro. Si lasciano accarezzare, animali mansueti e dallo sguardo rassegnato, insopportabile l’idea che devono trasportare turisti pigroni e soprattutto pesanti! Fortunatamente non trasportano più grandi valigie accatastate sul dorso come si vede in qualche cartolina!

Dopo quasi tre quarti d’ora arriviamo al vecchio porto e già ci sono persone in fila, l’appuntamento con il veliero è alle 11:00.

Puntuale come un orologio svizzero arriva la nave e ci imbarchiamo, circa 50 persone.

Alle 11:00 parte e naviga verso Nea Kameni.

Passiamo alle pendici della collina con Skaros, il castello difensivo de Imerovigli, e si vede la piccola chiesa Ekklisia Theoskepasti in bilico sul mare.

Nea Kameni
Isola

In mezz’ora arriviamo a Nea Kameni. Poco prima di attraccare una voce all’altoparlante ci avvisa che abbiamo 1 ora per arrivare in cima al cratere, fare un giro e rientrare sulla nave.

Una volta fermi ci mettiamo in fila per sbarcare passando da un veliero all’altro affiancati e ormeggiati all’unico piccolo molo. Arrivati a terra paghiamo 2,50€ a persona per entrare nell’isola.

Il percorso fino al cratere è sterrato e si deve fare attenzione alle numerose rocce da superare. L’ideale è avere le scarpe adatte non come noi che abbiamo gli infradito… scomodi!

L’isola è, ovviamente, vulcanica. Le pietre sono nere o al massimo rossicce. Dal basso sale il calore del terreno. L’itinerario per arrivare al cratere, fare il giro e rientrare è di circa 3 km e la prima metà è in salita (ovviamente).

Arrivati in cima vediamo che oltre a un grande cratere ce ne sono altri più piccoli. In alcuni punti ci sono delle buche da dove esce il fumo e l’odore pungente dello zolfo.

Il vulcano è ancora attivo, l’ultima eruzione è stata nel 1950. Le rocce più antiche datano a 430 anni fa e le più recenti ad appena 50 anni fa.

Le caratteristiche che rendono unico e da cui deriva la particolare importanza di questo luogo sono da ricollegarsi principalmente al fatto che si tratta della più giovane terra emersa di origine vulcanica del Mediterraneo orientale.

Dopo l’ultima eruzione del 1950, il vulcano è rimasto quiescente sino ad oggi. La sola testimonianza della presenza delle rocce fuse a profondità di pochi chilometri al di sotto dell’isola, è rappresentata dalle sorgenti calde che sgorgano in vari punti del litorale e dalla presenza di gas caldi (vapore acqueo, anidride carbonica e tracce di altri gas) che fuoriescono dalle fumarole dei crateri centrali alla sommità di Nea Kameni.

Siamo rientrati alla barca e alle 12:30 e puntualmente la nave si è rimessa in viaggio verso Palea Kameni per arrivare in una specie di spiaggia dove le sorgenti calde si riversano in mare.

Quando siamo arrivati di nuovo la voce all’altoparlante avvisa i partecipanti che hanno 30 min. per tuffarsi in mare, nuotare verso le sorgenti, stare qualche minuto e rientrare in nave.

Imbarcazione
Imbarcazione

Questa volta Chiara e io decidiamo di rimanere a bordo, prendere una birra fresca e patatine al bar del veliero e aspettare Dani e Ingrid che, invece, si sono tuffati in acqua.

Dopo precisi 30 min. rientrano tutti… e sono tutti arancioni! Il fango delle sorgenti calde li ha colorati tutti.

Alle 14:00 siamo di nuovo al vecchio porto di Fira e sbarchiamo. Per risalire in città prendiamo la cabinovia. In 5 minuti siamo in cima e passeggiamo per il centro.

Ci fermiamo davanti un ristorante lungo la via del rientro, il “Daphne Casserole Family Tavern”. Abbiamo mangiato cozze con salsa di pomodoro e feta, moussaka, polpette tipiche del posto, uno spiedino di pollo con patate, tzatziki, tre birre e 1 bottiglia d’acqua. Il tutto per 54€. Ottimo!

Rientriamo, stanchi e un po’ abbrustoliti dal sole e ci infiliamo nella jacuzzi (mi viene da pensare che è la cosa più gradita di Santorini).

Daniel e Ingrid vanno a fare la spesa perché abbiamo voglia di cenare a casa.

Al loro rientro ci mettiamo a tavola davanti ad una vasta scelta tra insalata, tzatziki, feta, cetrioli, un pacco di “pite greche” (tipo di pane), prosciutto, salame, tonno e olive. Il tutto accompagnato da due bottiglie di vino:

Gavalas

e un altro da provare (non ricordo il nome).

Ottima cena e relax

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