Infine siamo andati a Sacsayhuaman.
Comunemente chiamata fortezza perché i “conquistadores” quando la videro, la trovarono simile alle fortezze europee e, soprattutto, perché è stata la sede di conflitti bellici come la deposizione di Manko Inka nel 1536.
Questa architettura megalitica fu pianificata e iniziata a costruire dall’Inka Pachakutec e conclusa poi dal nipote Huayna Qhapaq.
Ci sono voluti più di 20.000 uomini e più di 70 anni per la costruzione di Sacsayhaman.
Sacsayhuaman è situata a 3500 m s.l.m. su tre “terrazzamenti” a forma di zig-zag che gli studiosi hanno associato ai tre “tempi” del temporale: il fulmine, il lampo e il tuono. Nello stesso tempo poteva essere la rappresentazione del loro concetto di divisione dell’universo (mondo di sopra, mondo terreno e mondo di sotto).
Abbiamo camminato seguendo Luis (peruresponsabile.it) che ci spiegava dove si trovava il tempio, i depositi e i canali d’irrigazione; le cinta murarie lunghe 300m sono state edificate con enormi pietre unite tra loro con una precisone impressionante. Siamo passate vicino a enormi blocchi di pietra alti 9 metri, uniti anch’essi perfettamente.
E’ stupefacente pensare come sia stato possibile per gli Inkas trascinare le pietre da cave limitrofe (non conoscevano la ruota), levigarle e incastonarle in quel modo così perfetto!
Sacsayhuaman mi è piaciuta moltissimo!
Abbiamo passeggiato tra queste mura, molte delle quali in ottimo stato.
Siamo rientrati a Cuzco entusiaste dalle visite fatte e soprattutto di Sacsayhuaman che, sicuramente, è stato il sito archeologico più grande e più bello, dal quale abbiamo visto e fotografato la città di Cuzco dall’alto.
Cose da vedere a Cuzco? Il Tempio del Sole “Qorikancha” nel monastero di “Santo Domingo”.