❤Vacanza nei Pirenei Baschi – Francia e Spagna

pirenei baschi

Itinerario: Napoli/Spagna (4.432 km a/r) – Durata: 12 gg

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PRIMO GIORNO: ON THE ROAD

Partenza da Napoli – Autostrada del Sole. Sosta a Modena presso l’area di sosta “Camper Club Mutina” con piazzole amplie e pulite. Tutti i servizi camper. Zona silenziosa. Distante da Modena circa 6 km.

S.da Collegarola 76/A 41126 MODENA +39 059 4557043 e +39 335 427561

Ottima area di sosta se non fosse per il gestore un uomo estremamente scorbutico e poco empatico.

Mia valutazione “❤❤”

La seconda notte la passiamo anche in un’area di servizio dell’autostrada visto che  in Costa Azzurra al Parking Voitures Camping-Car di Le Lavandou non abbiamo trovato posto per dormire.

SECONDO GIORNO: FRANCIA

La vacanza nei Pirenei continua

1^ Tappa Toulouse (Francia) presso il “Camping Toulouse Le Rupe“. Camping dog-friendly a otto chilometri dal centro di Tolosa, pulito e gestori molto gentili. Piccolo bar e piscina.
Annotazione interessante: la struttura non accetta cani appartenenti alle razze o incroci elencati nella “Lista delle razze canine pericolose” (ad es. Pit Bull Terrier, Tosa, Dogo Argentino e Fila Brasileiro) e/o le seguenti razze: Staffordshire Terrier, American Staffordshire terrier, Rottweiler, Mastini o Tosa.
Se arrivate in serata ricordate che la reception chiude alle 19:30. In caso è meglio contattare la struttura mentre sei in viaggio.
Consiglio: non avendo l’adattatore per l’attacco alla colonnina (da tenere sempre a portata di mano quando si va all’estero – si può acquistare su Amazon) ce lo hanno prestato.

Indirizzo: 21 Chem. du Pont de Rupé, 31200 Toulouse, Francia +33 5 61 70 07 35. Chiude alle 23.

Mia valutazione “❤❤❤”

TERZO GIORNO: SPAGNA

viaggio ai pirenei baschi
Pirenei Baschi

Da Tolosa, costeggiando i Pirenei Francesi, prendiamo la A64 e in circa 6 ore (574 km) arriviamo al Parking de Luaña (Trasierra) in Cantabria (Spagna).

Indirizzo: Bo. Cóbreces, 39527 Ruilobuca, Cantabria, Spagna

E’ un’area di sosta non molto grande vicino la foce del fiume Conchuga.

Di sicuro è un posto molto bello dentro a una pineta davanti alla spiaggia di Luaña. È un’insenatura tra i paesi di Luaña e Cobreces. Spiaggia con un arenile ampio e su un’estremità presenta piccoli scogli. Sulla spiaggia è disponibile un servizio bar-ristorante e un campeggio nelle immediate vicinanze. È possibile parcheggiare sul posto, non ci sono problemi di spazio.

Consiglio: zona senza alcun servizio, in mezzo alla natura.

QUARTO GIORNO

Ci mettiamo in viaggio verso Santillana del Mar, prendendo la CA-131, 13km e un tempo approssimativo di 16 minuti. Bene. Il problema è che non siamo riusciti a trovare parcheggio.

Posto decisamente turistico è nell’itinerario nord del Cammino di Santiago. Città medievale piena di turisti. Siamo ripartiti nonostante il rammarico di non essere riusciti a visitare la Grotta di Altamira, chiamata anche la Cappella Sistina del Paleolitico e dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

La sosta d’obbligo al Camping Oriñón (ad Oriñón) per scarico acque e rifornimento.

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Castro Urdiales

Mia valutazione “❤❤”

Da Oriñón a Castro-Urdiales, sono circa 20 km e ci abbiamo messo circa 16 minuti percorrendo la A-8. Castro Urdiales è conosciuto anche come Flavióbriga, in ricordo dell’antico insediamento romano. Abbiamo parcheggiato e abbiamo fatto una passeggiata verso il porto e il centro storico, con le caratteristiche case adornate da ballatoi in legno, ha origini medievali. Nel 1978 è stato dichiarato Complesso Storico con monumenti di diversi stili ed epoche che contrastano con l’essenziale edilizia marinara del borgo, con vicoli e viuzze deliziose.

Ritorniamo verso i Pirenei Baschi.

Altra tappa d’obbligo, anche se veloce, è Bilbao. Sempre percorrendo la A-8 in mezz’ora arriviamo a Bilbao (34 km), all’avanguardia senza dubbio, conosciuta anche come “la città del Guggenheim”.

Con il poco tempo a disposizione l’unica scelta è stata fare una passeggiata per assaporare la città: l’aria tradizionale del centro storico, caratterizzato da vie incantevoli e bar con banconi pieni di pintxos che, chiaramente, abbiamo provato.

Quindi, in serata, ripartenza per Bakio (BI-631 per 29 km) e sosta in un’area di sosta, al Mirador  Merendero: parcheggio libero sterrato su sosta panoramica, non affollato, leggermente in pendenza, capienza max 10 camper.

QUINTO GIORNO

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San Juan de Gaztelugaxe

LO SAPEVI CHE QUI PUOI ASSAPORARE L’ATMOSFERA DELLE SCENE DEL TRONO DI SPADE?

Guernica
Guernica

Partiamo di buonora da Bakio, dopo una buonissima colazione vista mare, in direzione Guernica (BI-2101, 29 km).

Affascinati dalla storia della città, ci siamo documentati durante il viaggio: fin dal Medioevo Guernica era già considerata la capitale religiosa e storica del territorio basco; i re castigliani ed i consiglieri dell’Assemblea basca, infatti, vi si riunivano sotto ad una quercia, chiamata l’Albero di Guernica, divenuta poi il simbolo della città.

La cittadina è passata definitivamente alla storia soltanto in tempi più recenti quando Pablo Picasso dipinse quella che è sicuramente la sua opera più nota proprio in ricordo del bombardamento tedesco del 26 aprile del 1937.

Il dipinto oggi si può ammirare al Museo Nacional de Reina Sofia a Madrid.

Una passeggiata nei giardini dell’Assembly House per vedere la ‘Gernikako Arbola’, la quercia settecentesca sotto la quale si riuniva l’Assemblea Basca, simbolo di libertà per il popolo basco.

Quindi un pranzo nella piazza principale (Taberna Auzokoa, Plaza Picasso), con le immancabili tapas, pintxos veramente buoni e speciali, tutti a base di pesci e in particolare di alici della Cantabria (BUONISSIME!!!).

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Pamplona

Poi abbiamo visitato i luoghi della memoria (Guerra civile spagnola).

Mundaka (BI-2255, 13 km da Guernica) è una delle spiagge più conosciute fra i surfisti di tutto il mondo. Vale la pena, anche se non praticate questo sport come noi, di visitare il paesino di pescatori e assaporare un caffè direttamente al porto, il magnifico belvedere di Portuondo.

Poi in viaggio per Pamplona (A-10, 163 km).

Dopo due ore di viaggio abbondanti ci siamo fermati, la notte, in un’area di sosta vigilata con tutti i servizi (Area Camper Pamplona, Calle Biurdana 1417) con meno di 10 euro a notte.

La mia valutazione dell’area di sosta “❤❤❤”

Abbiamo trascorso la mattinata seguente e parte del pomeriggio visitando la città, lungo le imponenti mura bastionate  con una lunghezza complessiva di  5 chilometri, per finire nell’imponente Cittadella.

Con grande sorpresa abbiamo visto cervi, pavoni, galline e altri animali che convivono lungo tutto lo spazioso fossato protetti da malintenzionati! Da notare che a Pamplona, ​​tutte le strade portano alla Plaza del Castillo, un enorme spazio porticato circondato da eleganti edifici del 18° secolo e un bellissimo chiosco centrale. Immancabile il percorso a piedi per gran parte del centro storico lungo i Corrales de Santo Domingo. 

Si tratta della famosa corsa dei tori della “Feria de San Fermin“,  quando i tori sono lasciati liberi di correre. Per completare l’intero percorso a piedi passiamo per l’emblematica via Estafeta fino a raggiungere la Plaza de Toros e il famoso Monumento all’Encierro.

SESTO GIORNO: all’insegna dell’aria aperta

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pirenei baschi

Da Pamplona a Embalse de Yesa  (A-21, 50 km) è un viaggio tra la natura incontaminata. Ai piedi della Sierra de Leyre , il lago artificiale di Yesa è un’enorme macchia verde e blu che si estende per oltre 10 km. di lunghezza, tra querce, faggete e pinete che annunciano la vicinanza dei Pirenei .

Chiamato anche il Mare dei Pirenei baschi, è la più grande area navigabile della Navarra e un paradiso per gli escursionisti e gli amanti degli sport acquatici. Noi lo abbiamo amato anche per il senso di relax e meditazione che ci ha trasmesso.

Abbiamo pernottato in una pineta con parcheggio libero. La giornata ventosa ha permesso a Ingrid, la nostra travel blogger madrilena, di  farsi un giro remando sul lago con la tavola da surf con remi (SUP).

Chiara, invece, indomita, ha tirato fuori la bicicletta e si è dilettata con un po’ di attività ginnica. Io e Dani, invece, abbiamo preferito una salutare passeggiata lungo le sponde del lago, sebbene non ci siano sentieri segnalati.

Un percorso paradisiaco tra il canto dei merli e dei pettirossi, da un lato e il suono inafferrabile di gatti selvatici e volpi, dall’altro.

SETTIMO GIORNO

E’ ora di dirigerci verso i Pirenei, a Canfranc-Estacion (A-21, 75 km). La stazione di Canfranc (in spagnolo Estación Internacional de Canfranc) è la stazione ferroviaria capolinea della linea da Saragozza.
In passato la stazione era di confine fra la rete spagnola e quella francese. Inaugurata da Alfonso XIII nel 1928 ed è un bell’esempio di architettura industriale dell’epoca.
Fu uno scenario decisivo durante la seconda guerra mondiale, come punto di passaggio per l’oro, le opere d’arte rubate e gli ebrei fuggiti.

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Arreau

Sempre in viaggio attraversimo il Tunnel de Bielsa (francese: Tunnel Aragnouet-Bielsa, spagnolo:Túnel de Bielsa-Aragnouet) situato al confine di Francia e Spagna. Il tunnel, che fa parte della A-138 spagnola e della D173 francese, si trova nei Pirenei, a nord del villaggio di Bielsa. Il tunnel è lungo più di tre chilometri. Grazie alla sua posizione al centro della centrale elettrica Pirenei, la parte più alta della catena montuosa con pochi altri collegamenti nord-sud, il tunnel è stato un importante asse nord-sud attraverso i Pirenei sin dalla sua apertura nell’ottobre 1976. che attraversa il confine con la Francia.
Arrivati a Arreau (42 min, 33,4 km, passando per D929) abbiamo passato la notte in un parcheggio lungo la statale, Aire CAMPING-CAR PARK, a due passi dal centro storico, scomodo per il traffico.

Mia valutazione del parcheggio a ridosso della strada “❤”

OTTAVO E NONO GIORNO

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carcassonne

Sulla A64 e A61, per 250 km, attraverso Carcassonne, dopo 18 km,  arriviamo a Capendu. Comune situato al limite meridionale del Minervois e al confine settentrionale delle Corbières. Occupa un posto centrale e privilegiato nell’Aude, ed era quindi la via imperiale per raggiungere Narbonne dall’anno 14.
La sosta forzata di due giorni e una notte per cambio delle pasticche dei freni ci ha obbligati a dormire un po’ arrangiati. Nessun posto per dormire nè in un camping e tanto meno in qualche hotel nei dintorni. Il meccanico è stato gentilissimo, ha chiamato B6B e un hotel ma purtroppo era tutto pieno! Ultima soluzione: dormire nel parcheggio vicinissimo all’officina e di fronte ai pompieri.

Mia valutazione del parcheggio “❤”

Nota dolente: costo delle pasticche posteriori dei freni: 244,20 euro!

Nei due giorni di sosta forzata l’unica alternativa era una bella escursione in bicicletta. Ci siamo fatti consigliare, sempre dal meccanico francese gentilissimo, e abbiamo deciso per un giro in bici intermedio con superfici perlopiù asfaltate e adatto a ogni livello di abilità. Il Canal du Midi – Cité médiévale Itinerario ad anello da Capendu, è durato circa 3 ore e mezzo, lungo 44, 9 km e 160 mt di dislivello. Una gran bella passeggiata. 

DECIMO GIORNO

Da Capendu a Lunel, attraverso la A9, ci impieghiamo circa due ore. La destinazione è il “Camping Pont de Lunel“, gestito da una famiglia di Roma, alle porte della Camargue, tra Nîmes e Montpellier. Momento memorabile il nostro arrivo al campeggio dopo 2 giorni senza fare la doccia!! Dopo aver sistemato il camper nel cuore di un’oasi di verde, abbiamo trascorso una serata molto piacevole tra la musica e i balli con i gestori del camping e i numerosi campeggiatori che sembravano conoscersi tutti … una famiglia allargata!. Il gestore ha aperto bottiglie di champagne per festeggiare la nascita della sua prima nipotina!!

Mia valutazione “❤❤❤”

Route de Nîmes • 126 Chemin de Nouguiés , tel: 04 67 71 10 22
GPS: Chemin de la Vidourlenque – 34400 Lunel

UNDICESIMO GIORNO: ITALIA

Viaggio di ritorno direzione Italia. Da Lunel a Pavia, lungo la A8 per 605 km, tutti di un fiato. Dopo 7 ore di viaggio abbiamo trascorso la notte al Camping Ticino ( il miglior rapporto qualità-prezzo dei camping della zona): Via Mascherpa 16, 27100 Pavia. La mattina dopo siamo ripartite presto per limitare i disagi del traffico dell’Autostrada del Sole e siamo arrivate direttamente a casa a Napoli (A1, 760 km, 9 ore).

Considerato uno dei borghi più soleggiati di tutta la Francia, Eus è un borgo catalano che può vantarsi di figurare anche tra i più bei villaggi di tutto il paese. Costruito su una collina di granito, fra la valle del Conflent e il monte Canigou, nel cuore dei Pirenei Orientali. Alla sommità del paese, nel punto in cui sorgeva l’antico castello, si trova l’imponente chiesa di Saint-Vincent-d’en-Haut, risalente al XVIII secolo.

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