Tra arte, cantine e vigne di Aix-en-Provence
Arte, voglia di vivere e natura. È racchiusa qui la chiave per entrare nell’atmosfera più autentica di Aix-en-Provence e della sua regione, il Pays d’Aix
NAPOLI / AIX-EN-PROVENCE
Partenza da Napoli diretti in Provenza. Il viaggio è lungo, più di 1.000 km e sono tutti di A1, diciamo non proprio una passeggiata tranquilla con tutte quelle gallerie a picco sul mare della Liguria e un traffico allucinante. A parte qualche sosta di dovere per rifornimento e sostentamento non vediamo l’ora di arrivare.
Scegliamo il Camping Arc en Ciel Aix en Provence – 50 Avenue Henri Malacrida a Aix-en-Provence.
Campeggio tranquillo anche se vicino all’autostrada. Piazzole ombreggiatee tutte con fontanella di acqua potabile. Piccolo, 50 posti e a conduzione famigliare. Comodo perchè il centro di Aix si raggiunge sia in autobus che a piedi o in bici e dista circa 2 km.
La città si visita facilmente a piedi o, date le belle giornate di sole, in bici. L’arte si addice ad Aix-en-Provence e si declina anche nei dintorni.
È un luogo omaggiato da Paul Cézanne e una delle città universitarie più importanti d’oltralpe: una vera e propria gemma del Sud della Francia. La “città dell’acqua”, così chiamata, è circondata dalle terre del vino, una vocazione che risale ai Romani: infinite colline tappezzate di vigneti verso la Montagne Sainte-Victoire e il Luberon, un’ottantina di produttori e sontuosi châteaux vinicoli. Alcuni si sono trasformati in musei inediti, con installazioni d’arte fra i filari e gallerie allestite nelle cantine.
Imperdibile è la passeggiata per le stradine del centro storico, alla scoperta delle piazzette, fontane, vicoli acciottolati su cui affacciano antichi edifici come la torre dell’orologio, il municipio, oppure atelier di artisti contemporanei, caffè all’aperto, mercati, botteghe di libri antichi.
Cosa vedere
- Château Vignelaure – Route de Jouques, Rians, tel. 0033-(0)4-94372110; fr.vignelaure.com Orario: su prenotazione visite con degustazione fino a dic. 10-17 a 7 euro. A 35 km da Aix, il domaine ospita dagli anni ’70 e per iniziativa del proprietario dell’epoca, Georges Brunet, una galleria d’arte sotterranea. Una tradizione continuata dagli attuali proprietari, la coppia scandinava di collezionisti d’arte Mette e Bengt Sundstrom, che hanno ampliato la galleria con opere monumentali.
- Château de La Gaude – 3913 route des Pinchinats, Aix-en-Provence, tel. 0033-(0)4- 84930930; chateaudelagaude.com. Visite cantine e vigneti gratuite su prenotazione Orario negozio: 10-19 A 10 km da Aix-en- Provence, una bastide del ’700 circondata da 13 ettari di vigneti, con hotel 5 stelle, nuova spa Valmont, ristorante stellato Le Art (menù di 4 portate da 97 €), la brasserie chic La Source che propone tapas, piatti, street food (menù di 2 portate da 47 €) e uno spazio d’arte gestito dalla Galerie Garance Montador di Saint- Tropez, visitabile gratuitamente su richiesta.
- Atelier de Cézanne – 9 avenue Paul Cézanne, Aix-en-Provence; www.cezanne-en-provence. com Orario: visite su prenotazione mar.-sab. 9.30-18. Ingresso: 6,50 euro. Tappa obbligata, è l’atelier sulla collina dei Lauves, che l’artista utilizzò dal 1902 alla morte, nel 1906. Oggetti di famiglia, bottiglie e ceramiche dipinte nelle nature morte, strumenti di lavoro, un bel giardino: un posto dove rivive l’anima di Cézanne. È facile e piacevole, inoltre, seguire un percorso sui passi di Cézanne nella sua città, dalla casa natale (28 rue de l’Opéra) al cimitero di Saint-Pierre dov’è sepolto, passando per la scuola, le varie residenze, il Café des Deux Garçons (30 cours Mirabeau): l’itinerario, in 32 tappe, è contrassegnato da placche dorate nella pavimentazione stradale con incisa una grande C (brochure scaricabile dal sito www.aixenprovencetourism.com).
- Fondation Vasarely – 1 avenue Marcel Pagnol, Aix-en-Provence; www.fondationvasarely.org Orario: 10-18. Ingresso: 15 euro – Sulla collina fuori dal centro, in un sito naturale, uno spettacolare museo dedicato a Victor Vasarely, il padre della Op Art: su 5mila metri quadrati, 16 gigantesche installazioni scandite da cerchi bianchi e neri con 42 opere architettoniche in smalto, vetro serigrafato, ritratti digitali.
Cosa fare
In città è d’obbligo andare a visitare il quartiere contemporaneo del Forum Culturel, continuazione ideale di cours Mirabeau oltre place de la Rotonde.
Una successione di architetture tutte vicine: il Grand Théâtre de Provence (380 avenue Max Jouvénal) di Vittorio Gregotti; il Pavillon Noir (530 avenue Mozart), un cubo di cemento e acciaio di Rudy Ricciotti; il Conservatorio Darius Milhaud (380 avenue Mozart), un gigantesco origami di alluminio anodizzato, del giapponese Kengo Kuma; la Cité du Livre (8-10 rue des Allumettes), bell’esempio di recupero di una struttura industriale. Il tour si conclude al Pont Juvénal: a sud ospita il Muro d’acqua, il più grande d’Europa in area urbana (700 metri quadrati e 17 metri di cascata) del designer Christian Ghion, e a nord il Muro vegetale, polmone verde del biologo e botanico Patrick Blanc.
Dove mangiare
Le Mas Bottero 2340 route d’Aix-en- Provence/RN7, Saint-Cannat, tel. 0033-(0)4- 42671918; lemasbottero.com.
A 15 km da Aix, immerso tra vigne e ulivi, un tipico mas dove lo chef stellato Nicolas Bottero, che ha lavorato con Ducasse e Michel Bras, propone una cucina provenzale gourmande. Menù da 45 euro, a pranzo (tranne dom.) da 29 euro.
Distribuita su 3 dipartimenti del sud della Francia (il Var, le Bouches-du-Rhône e un piccolo paese delle Alpi Marittime), la strada dei vini di Provenza, conta non meno di 8 denominazioni e diverse strade dei vini di Provenza.
Tra questi, ci sono 3 denominazioni che hanno la loro strada del vino dedicata. Per quanto riguarda il clima mediterraneo, è un grande vantaggio per la coltivazione della vite.
Con una media di 2.800 ore di sole all’anno e un vento di Mistral che rinfresca le uve, i vigneti della Provenza hanno tutti gli elementi necessari per produrre un vino eccezionale.
La Strada dei vini Coteaux d’Aix-en-Provence
L’AOC Coteaux d’Aix-en-Provence copre 4.200 ettari di vigneti e produce principalmente vini rosati.
Troverete anche alcuni viticoltori che producono vino bianco e rosso, ma rimangono una minoranza.
Fermati ai piedi della montagna Sainte Victoire e goditi un panorama mozzafiato.
La Strada del vino Côtes de Provence
Molto più esteso, le Côtes de Provence è tanto vasto quanto vario. Partite alla scoperta dei vigneti di Bandol e Cassis, e seguite la costa mediterranea.
Cogliete l’occasione per fare una sosta a Saint-Tropez, a meno che non preferiate la calma delle tenute dei viticoltori locali, vicino alle montagne Maures o Esterel.
La Strada del vino del Var
Addentratevi nella terra di Provenza, e scoprite i Coteaux du Varois in Provenza, una denominazione d’origine controllata che copre 1.700 ettari e 30 comuni.
Sarete segnati dal rilievo del massiccio di Saint-Baume, dove le vigne sono annidate e si godono il sole.
Le cantine più famose
- Chateau La Coste en Provence
- Chateau de La Gaude
- Château Paradis
- Château Henri Bonnaud
- Chateau Simone
- Château Crémade
- Château du Seuil
- Château L’Evesque
Noi abbiamo scelto – su consiglio di amici – Lo Château La Coste (2750 route de la Cride, Le Puy-Sainte-Réparade, tel. 0033-(0)4- 42619292; chateau-la-coste.com), a 16 km da Aix-en-Provence (20 munuti).
Un’occasione unica per la Promenade Art & Architecture, la tenuta vinicola accessibile tutti i giorni 10-19, biglietto 15 euro, comprensivo della visita del domaine, delle installazioni d’arte e delle esposizioni. Un gioiello nel cuore della natura incontaminata della Provenza.
Con una superficie di circa 200 ettari, vanta un patrimonio di storia, tra cui una tradizione vinicola che risale all’epoca romana, in un contesto straordinario di vigneti, cipressi, pini cembri, ulivi e querce.
Da quando è stato aperto al pubblico nel 2011, la tenuta ha ospitato decine di esposizioni di opere d’arte contemporanea, installate in permanenza all’aria aperta e in 3 spazi dentro a La Galerie Situato nel vigneto di Château La Coste, la Richard Rogers Drawing Gallery è uno spazio espositivo di 120 m2 che si erge a sbalzo su una collina tra gli alberi sopra uno storico sentiero romano, con vista sull’antica rovina di La Quille.