In questo articolo, ti guideremo in un viaggio indimenticabile alla scoperta della leggendaria Spada Nella Roccia che si trova inserita in un masso di marmo nell’Eremo di Monte Siepi.
Siamo ancora In Toscana, a circa 30 km da Siena dove storia e leggenda si intrecciano nell’Eremo di Montesiepi e nell’antica Abbazia di San Galgano famosa perché senza tetto..
A Montesiepi si trova La Spada nella Roccia
Meta tra le più suggestive della campagna Toscana all’interno delle cui mura pulsano storie che non smettono di affascinare i numerosi visitatori.
In questi luoghi San Galgano, dopo una vita di violenza e combattimenti, decise di gli abbandonare le armi e diventare Cavaliere di Dio.
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Chi era San Galgano?
Galgano Guidotti nato a Chiusdino nel 1148 da Guido e Dionigia, una famiglia aristocratica legata al vescovo di Volterra.
Un figlio desiderato a lungo e che come si usava all’epoca, era destinato a divenire cavaliere in un periodo dove c’erano enormi fermenti e contese territoriali.
Il giovane Galgano di vive la sua adolescenza tra tentazioni, piaceri e divertimenti sfrenati.
All’età di 32 anni, però accadde qualcosa di inaspettato.
Dopo qualche tempo, l’Arcangelo Michele appare in sogno anche a Galgano che lo invitò a seguirlo.
Così Galgano seguendo l’Arcangelo si trova ad attraversare un ponte e un prato fiorito che emanava profumi inebrianti, fino a raggiungere di una località chiamata Monte siepi.
In una specie di cappella rotonda, Galgano incontra Gesù, i dodici apostoli e la Vergine. Fu così che questa sacra apparizione sancì la completa conversione del Cavaliere Galgano.
Non essendoci legno per costruire una croce, Galgano conficca la propria spada nella dura roccia lasciando fuori solamente l’elsa che fungeva da croce.
Con il suo mantello realizza un saio che indosserà nella sua vita di eremita in solitudine e semplicità.
I prodigi non finiscono qui. Durante l’assenza di Galgano da Montesiepi per un pellegrinaggio a Roma, tre monaci invidiosi tentano di estrarre la spada dalla roccia per rubarla.
Non ci riuscirono ma nell’intento ruppero l’elsa della spada. Immediatamente giunge il castigo divino facendo annegare uno dei monaci in un fiume, un altro morì colpito da un fulmine e un terzo fu attaccato da un lupo ma, per intercessione di Galgano, sopravvisse.
Quando Galgano tornò a Montesiepi trovò la spada spezzata e questo evento gli causò grande dolore. Dio, però, per consolarlo lo esortò a ricomporre la spada e le due parti si saldarono più forti di prima.
Fu così che Galgano costruì attorno alla spada un eremo dove condusse una vita eremitica di meditazione e preghiera fino alla morte (Chiusdino, 30 novembre 1181).
La Storia dell’Abbazia di San Galgano
Dopo un piacevole viaggio attraverso la campagna toscana, giungerete all’Abbazia di San Galgano. La maestosità delle rovine vi lascerà senza fiato. Parcheggiate il camper nelle aree designate e preparatevi a immergervi nella storia millenaria dell’abbazia.
L’Abbazia di San Galgano si presenta ai nostri occhi come una grande struttura in stile gotico che domina i prati della Val di Merse.
L’abbazia fu edificata nel 1218 utilizzando svariati materiali come il travertino, i mattoni rossi e le rocce. Ma ciò per cui l’Abbazia è nota è l’assenza del tetto che la rende singolare e per questo attira numerosi turisti.
Fu il vescovo Ildebrando Pannocchieschi che chiamò i monaci cistercensi per costruire un vero e proprio monastero dedicato a San Galgano. Questo progetto prende il via sotto la protezione degli imperatori Enrico VI, Ottone IV e Federico II che concessero molti privilegi all’Abbazia, compreso il diritto di monetizzare.
Dopo un periodo di ricchezza e potere dei monaci e, quindi, di splendore dell’Abbazia, inizia un lungo periodo di crisi. Nel 1328 ci fu la carestia seguita dalla peste nel 1348. Questi eventi catastrofici furono la causa dell’abbandono del monastero da parte dei monaci che già si stavano trasferendo nel Palazzo di San Galgano a Siena.
Questo fu l’inizio della decadenza del monastero perché dal 1503 il monastero viene affidato agli abati commendatari che fecero rimuovere il tetto di piombo della chiesa per rivenderlo.
La Magia di Montesiepi
Poco distante dall’Abbazia un sentiero in salita ti porterà fino all’Eremo di Montesiepi che dista circa 5 minuti.
Proprio all’interno dell’eremo e protetta da una teca di vetro, si può vedere la Spada Nella Roccia, proprio come la mitica Excalibur.
L’Eremo di Montesiepi conserva questa reliquia e il suo mistero in una cappella rotonda chiamata appunto “La Rotonda” perché ha una forma circolare.
La teca è stata messa a protezione della La Spada nella Roccia per via dall’umana stupidità: qualche anno fa un “citrullo” credendo di essere Re Artù, ha cercato di estrarre la spada rompendola all’altezza dell’elsa!
Curiosità
Il Mulino Bianco della Barilla
A Luriano una località non distante da San Galgano, si può vedere il Mulino delle Pile, cioè il conosciutissimo testimonial della Barilla il “Mulino Bianco”.
Le terme libere del Petriolo
Un’altra curiosità e anche un consiglio dopo una giornata così interessante. Sulla Superstrada Siena-Grosseto, puoi trovare le Terme libere del Petriolo, si trovano sotto al ponte sul Farma.
Cosa c’è di meglio di un bagno rilassante nell’acqua termale dopo aver guidato e passeggiato tutto il giorno? Sono gratuite!!!