CENTRO DI MADRID A NATALE
La Spagna è la mia seconda terra e Madrid è la città che conosco meglio, ci ho vissuto per alcuni anni. Certo dal 2000, quando me ne sono andata, tante cose sono cambiate, ma Madrid conserva il suo fascino dove l’antico si affianca al moderno.
Mi trovo in un appartamento a Chamberi, un quartiere centrale ma non troppo. In 10 minuti a piedi si arriva al centro: Fuencarral, Gran Via, Puerta del Sol, Palazzo Reale, Plaza Mayor, Opera e le varie vie delle tapas come Malasaña o La Latina.
Insomma, non c’è bisogno della macchina per muoversi anche perché il centro è accessibile solo alle autovetture ibride (hanno il permesso di circolare per il centro per non più di due ore) o quelle elettriche, oltre agli autobus, ai taxi, alle auto Uber e Cabify (simile a Uber).
La Metro arriva ovunque e anche gli autobus sono comodi e puntuali. Ciò nonostante, a me piace camminare e questo è ciò che ho fatto e che sto facendo anche in questi giorni.
Durante il periodo natalizio Madrid si veste di luci colorate, alberi di Natale, ghirlande di ogni genere. Le strade sono affollate da turisti e madrileñi che si aggirano per negozi, nei grandi centri commerciali di El Corte Ingles e soprattutto nei bar de tapas!
Insieme alla mia famiglia vado in giro tutti i giorni.
Gli itinerari sono molti e in questa pagina parlerò di alcuni di loro.
– Una strada di attività commerciali che arriva fino alla Gran Via attraversando due quartieri centrali Chueca e Malasaña. Chueca è conosciuto come il quartiere gay di Madrid, famoso per i locali e il Mercado de Chueca (mercato al coperto dove convivono bar e punti gastronomici). Il “barrio” (quartiere) è eclettico, passeggiando in queste vie si respira un senso di libertà di tolleranza e di rispetto per il prossimo.
Malasaña è uno dei quartieri storici di Madrid dove si riuniscono residenti moderni e “underground”. In questo “barrio” è esploso il movimento culturale degli anni ’80 chiamato “Movida Madrileña”. Il suo nome è dovuto a
Manuela Malasaña, eroina della rivolta del 2 maggio 1808. Manuela, una giovane di 17 anni, morì in queste strade per mano dei francesi perché collaborava con i rivoluzionari per difendere la sua città.
– Da Fuencarral andiamo sulla Gran Via e da li arriviamo alla Puerta del Sol. Proseguiamo per l’Opera e il Palazzo Reale, costeggiamo il palazzo in direzione del viadotto de Segovia per arrivare finalmente al quartiere La Latina.
Questo “barrio” è uno dei più vecchi e carismatici di Madrid. Le sue strade conservano il tracciato di secoli fa e alcuni dei loro nomi (Porta Moros, Plaza de la Cebada, Calle de la Morería, Latina stessa) ci portano indietro nel passato nei tempi in cui questa zona era il vero centro della città.
Il nome del quartiere è dovuto alla signora Beatriz Galindo, umanista e precettrice della famiglia dei Re Cattolici chiamata la Latina perché era l’insegnante di latino della regina e delle sue figlie. A lei si deve la fondazione dell’ospedale di La Latina nel luogo in cui oggi si trova il Teatro La Latina.
Passeggiando verso la Cava Baja (una via che porta verso la Plaza Mayor) ci sono molti ristoranti e bar de tapas dove si può apprezzare la vera cucina castellana.
– Situato nel centro della Madrid degli Austria, visitato da oltre 10 milioni di persone all’anno, dal 2009 il mercato di San Miguel è il tempio gastronomico della città. 30 postazioni fisse e 3 mobili offrono dal miglior prosciutto iberico ai freschissimi frutti di mare che arrivano ogni giorno dalla Galizia. Formaggi della Castiglia, delle Asturie e dei paesi Baschi. Vini doc provenienti da ogni angolo della Spagna.
Per vedere la città dall’alto ci sono varie possibilità, una delle più suggestive si trova sul tetto del
. Punto di ritrovo per turisti e residenti locali, si possono passare momenti di relax bevendo comodamente qualcosa sulle sedie a sdraio, ammirando il panorama con la possibilità di scattare le migliori foto della giornata.
Per finire, ma solo perché non basterebbe un articolo, visitiamo un pizzico di antico Egitto a Madrid il
Cosa ci fa un tempio dell’antico Egitto a Madrid?
E’ un tempio egizio della bassa Nubia, nella zona meridionale del paese, costruito intorno al 200 a.C. come tributo al dio Amon. La sua presenza in un luogo così lontano è dovuta all’aiuto che lo stato spagnolo ha dato all’Egitto negli anni ’50. Nel 1968 il tempio di Debod fu assegnato alla Spagna e, negli anni successivi, l’edificio fu “smontato”, trasferito qui a Madrid e ricostruito in questo spazio rispettando l’orientamento est-ovest originale. Nel 1972 è stato inaugurato e da allora aperto al pubblico.
Il viaggio continua…